Che cosa sono le lane minerali?

Le lane minerali, appartenenti al cosiddetto gruppo delle fibre vetrose artificiali (FAV), vengono ottenute dalla fusione di minerali, rocce e vetro e dalla successiva lavorazione finalizzata alla creazione di pannelli o rotoli, e sono utilizzate in tutto il mondo in ambito edilizio per le loro eccellenti proprietà isolanti. La loro natura fibrosa conferisce al materiale caratteristiche tali da renderlo ineguagliabile da un punto di vista di comfort termico e acustico, insieme a un’ottima protezione contro il fuoco. Le lane minerali possono essere divise principalmente in due tipologie, in funzione della loro composizione:

  • Lana di vetro: viene prodotta a partire da vetro riciclato (il componente più presente in termini percentuali), sabbia e da altri additivi per modularne le caratteristiche. I differenti materiali vengono dunque fusi e, attraverso una vera e propria centrifuga, vengono prodotte fibre vere e proprie che verranno poi tenute insieme attraverso la polimerizzazione di un legante specifico. La lana di vetro solitamente risulta essere di colore giallo ma, in commercio, se ne trovano di vari colori a seconda dei leganti utilizzati nel processo produttivo.
  • Lana di roccia: viene prodotta a partire dalla fusione di rocce a base basaltica alle quali poi vengono aggiunti opportuni additivi, sotto forma di “bricchette”, per il raggiungimento di determinate caratteristiche. Una volta fusa, la roccia viene trasformata in fibre e successivamente spruzzata di resine e oli, che indurendosi, facilitano le operazioni di taglio e imballo.

Le lane minerali stanno ricoprendo un ruolo da protagonista per migliorare l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici dal momento che presentano importanti caratteristiche, tra cui:

  • Resistenza all’umidità: non sono soggette a muffa o deterioramento a causa dell’umidità.
  • Resistenza al fuoco: sono incombustibili e, di conseguenza, vengono usate per prevenire la propagazione del calore e delle fiamme, migliorando la sicurezza.
  • Isolamento termico: grazie alla struttura porosa e fibrosa, l’aria viene trattenuta all’interno impedendo il trasferimento del calore.
  • Isolamento acustico: le fibre, da cui sono composte le lane, tendono ad assorbire le onde sonore, isolando gli edifici dai rumori esterni.

Per tutte le caratteristiche sopra riportate, le lane vengono utilizzate non solo in edilizia, ma trovano impiego in numerosi settori come, per esempio, l’isolamento di carrozze ferroviarie e navi, la produzione di silenziatori industriali, il rivestimento di alcune parti di elettrodomestici per migliorarne l’efficienza energetica e trovano applicazione in nuove tecnologie, come, per esempio, i supporti per le colture idroponiche.

La pericolosità delle lane minerali

Le lane minerali, per la loro composizione chimica, risultano essere particolarmente resistenti e durature nel tempo. Tuttavia, una volta terminato il ciclo di vita, questi materiali devono essere gestiti con molta attenzione dal momento che possono rilasciare importanti quantità di fibre sottili nell’ambiente. Le fibre delle lane minerali, se respirate, possono risultare una minaccia per la salute umana in quanto possono causare importanti irritazioni alle vie respiratorie, tuttavia, a differenza dei composti a base di amianto, in letteratura, non vi è evidenza oggettiva che esse possano provocare tumori ai polmoni e alla pleura. Per questi motivi, i lavoratori del settore edile che maneggiano questi materiali, ma anche gli stessi lavoratori impegnati nella produzione delle lane minerali, devono rispettare tutta una serie di misure preventive e protettive al fine di minimizzare il rischio residuo.

La classificazione delle lane minerali

Secondo quanto stabilito dal Decreto Legislativo 152/2006, noto anche come “Testo Unico Ambientale”, è onere del produttore (ovvero la persona la cui attività lavorativa ha prodotto rifiuti) la caratterizzazione e la corretta gestione dello smaltimento delle lane minerali.

Attraverso una direttiva del 1997, la classificazione delle FAV tiene in considerazione principalmente due parametri:

  • La nota Q, che analizza la biosolubilità delle fibre,
  • La nota R, che analizza invece la dimensione media ponderale delle fibre.

In funzione quindi dei parametri sopra indicati, è possibile dunque procedere con la classificazione delle lane minerali attraverso l’utilizzo di due differenti codici CER: 17.06.03* (pericoloso) o 17.06.04 (non pericoloso).

Ad oggi, le modalità di smaltimento delle lane minerali, siano esse pericolose o non pericolose, prevedono il conferimento in discariche specializzate.

Orac’è è specializzata nella gestione di tutte le tipologie di lana ed è in grado di dare completa assistenza, a partire dalle analisi chimiche per la caratterizzazione delle lane minerali, passando per le fasi di trasporto, fino allo smaltimento stesso.

Il riciclo delle lane minerali

Il riciclo delle lane minerali è un processo complesso ma tecnicamente fattibile. Già oggi, le aziende produttrici sono in grado di riciclare gli sfridi derivanti dalla produzione e dall’installazione di questi materiali isolanti, tuttavia introdurre lane minerali all’interno dei processi produttivi, classificate come rifiuto, presenta alcune criticità.

La prima è sicuramente legata alla qualità dei materiali che, durante le operazioni di rimozione e demolizione, frequentemente non vengono correttamente separati, la seconda è legata ad aspetti burocratici, in quanto i produttori di lane minerali, in molti casi, non sono autorizzati a gestire rifiuti come se fossero materie prime seconde (MPS).

Quelle sopra indicate sono le motivazioni principali che hanno spinto Orac’è a sviluppare e poi a costruire un impianto per il controllo non invasivo di rifiuti, “Smaltimento 3.0”, e che spingono quotidianamente la direzione aziendale a cercare nuove frontiere e nuove opportunità tecnologiche per la valorizzazione di tali materiali.

Per avere maggiori informazioni su come possiamo aiutarti a smaltire le lane minerali rispettando l’ambiente e tutte le normative vigenti, compila il form che trovi qui sotto o nella nostra pagina contatti.

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