Che cos’è il ballast ferroviario?

Con il termine ballast si intende lo strato, generalmente composto da pietrisco e ghiaia di grandi dimensioni, che viene posizionato sotto ed attorno ai binari ferroviari. La finalità per la quale viene inserito questo materiale è fornire stabilità e supporto alla linea stessa facendo sì che i binari riescano a mantenere la propria posizione nonostante l’elevato peso e le elevate oscillazioni a cui sono sottoposti.

Le funzioni principali del ballast comprendono dunque una migliore distribuzione del peso dei treni su un’area maggiore, l’assorbimento delle vibrazioni fungendo da ammortizzatore, il drenaggio dell’acqua e il mantenimento dei binari in posizione impedendo il loro spostamento.

Il ballast solitamente è dunque composto da pietre frantumate, di grandezza variabile, prodotte a partire da rocce dure come granito o basalto. Tuttavia, nel corso del secolo scorso, sono state impiegate come materiale di riempimento dei binari ferroviari anche rocce contenenti minerali a base di amianto. Questi materiali sono stati scelti per via della loro importante resistenza all’usura e agli agenti atmosferici e per via della capacità di resistere ad elevati carichi in compressione.

Come tutti i materiali usati in edilizia, anche il ballast col tempo può perdere la sua efficacia a causa di una parziale compattazione o frammentazione. In questi casi si deve dunque procedere con la rigenerazione del ballast. Tuttavia, nel caso in cui le rocce di partenza dovessero risultare pericolose per la salute umana, come nel caso dell’asbesto, è necessario procedere con la rimozione totale. Tale attività manutentiva produce dunque un rifiuto pericoloso che deve essere affidato ad aziende specializzate del settore.

Come smaltire il ballast ferroviario?

La classificazione del rifiuto “ballast” in Italia è regolamentata dal D.Lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambientale) e prevede l’utilizzo di due differenti codici CER: il 17.05.07, qualora il materiale contenga sostante pericolose, e il 17.05.08 in caso invece di non pericolosità.

Tra i possibili contaminanti di tale materiale si trova, come accennato in precedenza, l’amianto.  Questa casistica particolare, ovvero il trattamento del ballast contaminato da amianto, è un’operazione critica da condurre sia per l’ambiente che per la salute pubblica e deve essere effettuata seguendo protocolli di bonifica rigorosi e molto complessi.

La pericolosità per amianto di tale materiale può dunque derivare dal fatto che la produzione stessa è stata effettuata utilizzando come materia prima rocce contaminate in origine oppure per contaminazione durante il proprio ciclo di vita. Tra le varie cause vi è, a titolo di esempio:

  • La presenza di materiali edilizi contenenti amianto nelle vicinanze delle linee;
  • La frantumazione di materiali contenenti amianto durante i lavori di manutenzione;
  • L’usura di componenti ferroviari che in passato potevano contenere amianto, come guarnizioni o freni.

Per poter procedere con la dismissione e con lo smaltimento del ballast ferroviario contaminato bisogna dunque procedere seguendo questi step:

  • Caratterizzazione del materiale attraverso opportuna analisi di laboratorio per valutare la contaminazione da amianto o da qualsiasi altra sostanza pericolosa,

Nel caso di presenza di amianto:

  • Isolamento del sito per poter procedere alla rimozione del materiale in sicurezza e con l’utilizzo di tutti i dispositivi di prevenzione e protezione necessari,
  • Rimozione vera e propria del materiale,
  • Confinamento del materiale all’interno di opportuni contenitori (solitamente big bag da un metro cubo o container bag) a tenuta stagna per evitare il rilascio di qualsivoglia tipologia di inquinante verso l’esterno,
  • Trasporto del materiale,
  • Smaltimento finale in discarica autorizzata per gestire rifiuti pericolosi.

Per avere maggiori informazioni su come possiamo aiutarti a smaltire il ballast ferroviario rispettando l’ambiente e tutte le normative vigenti, compila il form che trovi qui sotto oppure scrivici nella nostra pagina contatti.

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