Classificazione di un rifiuto

Il primo step, che deve essere effettuato una volta che viene assegnata la caratteristica di rifiuto a un determinato materiale, è la sua classificazione. Questo procedimento permette di identificare un rifiuto tramite codice CER (Codice Europei Rifiuti) attraverso un codice di sei cifre contenuto nell’Elenco Europeo di Rifiuti (EER).

Tale codice, composto nella realtà da tre coppie differenti di numeri, permette di identificare il rifiuto in funzione:

  • dell’attività che lo ha generato (prime due cifre) 
  • del processo specifico che l’ha prodotto (seconde due cifre)
  • del rifiuto stesso (ultime due cifre).

Infine, oltre alla sequenza numerica, alcuni codici presentano anche un asterisco finale, che indica la pericolosità del rifiuto, in funzione delle sue caratteristiche chimico fisiche.

Per capire la pericolosità di un rifiuto è necessario procedere dunque con un’analisi di caratterizzazione, ovvero un’analisi chimica effettuata da un laboratorio specializzato e accreditato. L’analisi deve essere condotta su un campione rappresentativo del rifiuto, che viene raccolto direttamente nel luogo di produzione dello stesso. Una volta effettuata l’analisi sarà possibile capire la sua eventuale pericolosità e definirne la destinazione corretta. Nel caso in cui il rifiuto si riveli pericoloso, l’analisi specifica anche le caratteristiche di pericolosità, le cosiddette HP, che hanno una numerazione da 1 a 15, il cui significato è sotto indicato:

  • HP1: Esplosivo
  • HP2: Comburente
  • HP3: Infiammabile
  • HP4: Irritante - Irritazione cutanea e lesioni oculari
  • HP5: Tossicità specifica per organi bersaglio - Tossicità in caso di aspirazione
  • HP6: Tossicità acuta
  • HP7: Cancerogeno
  • HP8: Corrosivo
  • HP9: Infettivo
  • HP10: Tossico per la riproduzione
  • HP11: Mutageno
  • HP12: Liberazione di gas a tossicità acuta
  • HP13: Sensibilizzante
  • HP14: Eco tossico
  • HP15: Rifiuto che non possiede direttamente una delle caratteristiche di pericolo già menzionate ma può manifestarla successivamente

Quando sono necessarie le analisi di un rifiuto?

Le analisi di caratterizzazione, necessarie per identificare le classi di pericolo di un rifiuto, risultano essere fondamentali nel caso di codici CER a specchio.

La normativa di riferimento definisce un rifiuto “a specchio” come un materiale che, a parità di processo di origine e caratteristiche, può contenere o meno qualsiasi tipologia di sostanza da causarne una sua ipotetica pericolosità. Di conseguenza l’analisi chimica è lo strumento che permette di capire o meno la presenza di tali sostanze e dunque, in caso di presenza, il rifiuto sarà identificato con codice CER pericoloso, in caso di assenza invece sarà identificato con codice CER non pericoloso. Il motivo per cui questi codici vengono definiti “a specchio” risiede nel fatto che il codice CER di 6 cifre è identico, varia solo l’ultimo numero. A titolo di esempio:

  • CER 15 02 02*: Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell’olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose;
  • CER 15 02 03: Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15 02 02.

Le analisi dei rifiuti vengono inoltre condotte perché forniscono importanti informazioni agli impianti di smaltimento o recupero sulla qualità del rifiuto che dovranno gestire. Le caratteristiche di un rifiuto verranno poi confrontate con i limiti di accettabilità del sito, definiti in funzione delle tecnologie e dei processi di lavorazione installati, per avere dunque la certezza che il rifiuto sia compatibile col sito in oggetto.

La corretta classificazione del rifiuto è di fondamentale importanza per gestire in modo corretto tutto il processo di smaltimento, senza considerare che, nel caso in cui venga provata l’assenza di analisi chimiche, ove necessarie, o di indicazioni errate sulla natura o sulle caratteristiche del rifiuto, il produttore del rifiuto, a cui spetta la caratterizzazione, può andare incontro a sanzioni amministrative e pecuniarie.

Per tali motivi è necessario affidarsi a partner seri e specializzati nella gestione dei rifiuti. Orac’è si avvale, a sua volta, di collaborazioni ventennali con laboratori specializzati nella classificazione di rifiuti; non esitate quindi a rivolgervi a noi per richiedere qualsiasi tipologia di supporto.

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